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Fotografia di Ilaria Daddario |
La parola Thai significa uomo libero. E con questo spirito, in questa terra ho visto cose incantevoli. Posti incredibili nel verde della giungla, templi e luoghi sacri che rasserenano e mozzano il fiato, e caos e modernità. Colore ovunque, odori di ogni tipo e cibi saporiti; devozione religiosa e orgoglio culturale, rispetto per gli altri, curiosità, commemorazione e condivisione. Ho visto umiltà e povertà, a volte sporcizia e molto disordine, e poi organizzazione, attenzione e cura per i dettagli. E preghiera, in ogni luogo e momento. Buddha ed elefanti ovunque. Culture che convivono. Strade grandi e piccole in cui risuona musica tipica, che pullulano di mercatini di ogni genere e di cibo e che strabordano di gente, tutto il giorno e tutta la notte, senza sosta. Frutta, tanta, colorata, buonissima. Tanto traffico con i driver spericolati, e i tuk tuk coloratissimi che sfrecciano quasi senza regole. C'è contrattazione per qualsiasi cosa vendibile e
acquistabile. I monaci, pacati e sereni. È terra di contraddizioni, in cui si fondono alla perfezione tradizione e modernità, caos e quiete, riflessione e avventura, natura e città, caldo da togliere il respiro e scariche di pioggia brevissime, e tutto ciò resta assurdamente in un equilibrio stabile e assicurante. È un posto che impressiona, sorprende e incuriosisce. Ma la serenità di questo posto non è solo nei templi: è soprattutto nella gente. Tanta, bella, disponibile, rispettosa. Mi hanno ipnotizzata i loro volti, i loro sguardi, che trasmettono emozioni pure. Gente gentile, che aiuta pur avendo poco da offrire, che sa adattarsi a culture diverse. Gente con occhi profondi e buoni, bambini che salutano per le strade e anziani da abbracciare. Se incroci i loro sguardi per strada, per caso, ti sorridono, senza motivo. Gente con voci squillanti e risate
rumorose, che lavora a tutte le ore del giorno e gente stanca, con sguardi persi, ma tutti con la voglia di condividere la propria cultura. Ogni cosa qui sembra sorridere. Nei templi si entra a piedi nudi, ma la verità è che qui ci si sente a cuore scalzo, vulnerabili ed incredibilmente sereni, pronti a provare sincero stupore per tutta questa meraviglia.
Ilaria Daddario