Decisi di cominciare quest'esperienza perchè avevo voglia e bisogno di un'esperienza intensa, ricca, che mi facesse sentire viva; desideravo fortemente aiutare, immergermi in altre storie, conoscere altre realtà, sperimentarmi veramente e totalmente, corpo e anima.
Spesso, alla fine di un percorso, si è soliti evidenziare cosa si è imparato. In questo caso per me non si è trattato di questo, o meglio, non solo. Secondo me non solo ho potuto imparare, ma ho anche avuto un'occasione più grande: ho incontrato persone che soprattutto mi hanno concesso di guardare attraverso i loro occhi e sentire attraverso i loro cuori, insieme ai loro cuori. Giorno per giorno mi hanno permesso di entrare nelle loro vite, di conoscere le loro storie, d'immaginare la gente che hanno conosciuto, di sfiorare emozioni e amori, dolori e ferite, difficoltà e ostacoli, rinunce e sacrifici, speranze e sogni. E tutto questo mi rimarrà addosso per sempre, come un profumo che entra nei pori della pelle ma non si lava più via. Ci sono stati momenti dolci e intensi come carezze e momenti duri e dolorosi come schiaffi. Tra sorrisi e lacrime, tra risate e tensioni, tra grandi e piccole cose, ci siamo scontrati e poi incontrati e poi legati in una condivisione troppo profonda da descrivere, in una connessione di anime ed emozioni troppo forte da spiegare.
Abbiamo condiviso tutto in questo lungo anno.
E non è stato per niente semplice: ho cercato di farmi conoscere, capire ed accettare dopo un inizio turbolento fatto di rifiuti, evitamenti e diffidenze. Sono stata tanto emozionata ed eccitata quanto in alcuni casi anche sconfortata. Sono stata nel mezzo di situazioni che si possono solo immaginare. Ho sofferto con loro per le brutte notizie e i fallimenti, i dolori e i momenti no. Ho condiviso la loro rabbia quando si sentivano incomprensi, soli e con le spalle al muro. Ho affrontato al loro fianco crisi, litigi, sfoghi e cambiamenti. Ci sono stati momenti di autentica difficoltà, di panico, di agitazione e preoccupazione. Ci sono state responsabilità. Ho visto gli inizi, gli svolgimenti ed anche le conclusioni: ci sono state quelle calde, dolci e a lieto fine, coronamento di percorsi di ritrovamento lunghi e difficili; ma ci sono state anche quelle che mi hanno fatto sentire il gelo dell'amore strappato, di separazioni che diventano dolori strazianti, di equilibri frantumati irrimediabilmente.
E poi ho riso con loro e festeggiato gioie, traguardi, novità e ricorrenze. Insieme abbiamo fatto tentativi, cercato, riflettuto, cambiato le cose, generato opportunità e novità, respirato freschezza. Ho visto piccoli e grandi cambiamenti e mi son sentita parte integrante e stimolante di alcuni di quelle trasformazioni. Ho conosciuto la capacità di rinascere ogni volta, partendo dal peggio. Ho aiutato, supportato, accompagnato stringendo le mani. Ho affrontato con loro la quotidianità, gli impegni, la vita comunitaria, la scuola, i doveri e i piaceri, pranzi e cene e merende e pause caffè, faccende domestiche e svaghi. Ci sono stati momenti nei quali li ho stretti forte a me, acconciato loro i capelli, preparato del cibo, svolto attività di ogni tipo. Sono stata con loro sui loro letti, nelle loro stanze, condividendo la loro intimità e sentendomi nel posto giusto.
A distanza di un anno, mi sentivo ormai a casa, accolta, protetta e amata.
Le persone che ho incontrato mi hanno così guardato dentro da riuscire a riconoscere quando certi giorni ero triste o arrabbiata o stanca, e questo guardandomi negli occhi. E spessissimo sono state persino queste persone a prendersi cura di me. Ho ricevuto una generosità rara, attenzioni, interesse, gesti e sorprese, che mi hanno commossa e meravigliata fino all'anima.
Passo dopo passo ho sentito questa gente arrivarmi accanto e dentro, scambiando vita e cuori, sfogliandoci come libri, conoscendo le trame reciproche e decorando le pagine più belle.
Che tutto ciò che la vita non vi ha dato, vi arrivi in altre forme, nuove e più colorate.
Consiglierei a chiunque di provare sulla pelle esperienze come la mia, purché si abbia voglia di donarsi senza sconti, di esser pronti a tutto, di lasciarsi toccare dagli altri senza giudizio e timore, esponendo la parte più autentica di sè stessi.
Ilaria Daddario